martedì 6 novembre 2007

Un doveroso saluto

Sappiamo tutti, quale vecchio maestro ci lascia oggi.
Non occorre dire il suo nome, non occorre fare commenti.
Sarebbero solo parole,vuote e retoriche.
Quindi per me basta un pensiero accorato.

Risposta ad alcuni commenti

In risposta ad alcuni commenti inseriti ritengo necessario precisare che quando il post è stato inserito, si trattava esclusivamente di un disegno di legge.
Va precisato che non si intende minimamente entrare nello specifico dei contenuti.
L’orrore di comunicazione è semplicemente nel far credere quello che non è.
Come dire che un progetto di legge, sia qualcosa di certo ed operativo, mentre è solo l’inizio di un iter, lungo e laborioso, che non certamente partorirà una legge, dai contenuti specifici previsti. (Ci saranno emendamenti, modifiche ed eventuali cadute di governo prima di una ipotetica approvazione)
Ancora oggi i giornali e le televisioni creano confusione sul decreto legge relativo alla sicurezza legata agli episodi “Rumeni” rispetto all’intero progetto precedentemente presentato, che riguarda molti argomenti e che ad oggi è ancora disegno di legge.

mercoledì 31 ottobre 2007

Il progetto di legge

Certe volte,sembra proprio che i mezzi d’informazione esagerino.
Ieri è stato varato un progetto di legge sulla “sicurezza” e ed è stato annunciato come se fosse cosa fatta ed operativa.
I poveri Italiani, tranne quei pochi esperti di diritto, si saranno complimentati con il governo per le norme emesse.
Ma perchè qualcuno non ha spiegato cosa è un disegno di legge?

Riporto di seguito una valida definizione:
Il progetto di legge è un testo suddiviso in articoli che viene presentato alle Camere dai soggetti cui spetta l'iniziativa legislativa. Solitamente viene accompagnato da una relazione, che tuttavia è necessaria soltanto per le proposte popolari.
Le definizioni disegno di legge e proposta di legge contenute nella Costituzione Italiana sono sinonimi che si riferiscono allo stesso genere di atto. Al Senato indica un testo normativo proposto all'approvazione del Senato, presentato da senatori, dal Governo, da almeno cinquantamila elettori, da un Consiglio Regionale o dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL). Alla Camera invece viene così indicato un progetto di legge di iniziativa governativa, per distinguerlo dalla proposta di legge che è di altra iniziativa. Previo esame da parte della Commissione competente, essi giungono in Aula per l'approvazione.

Ora appare evidente che è solo un progetto…(quante cose possono accadere prima dell’eventuale approvazione, sempre che non ci sia prima la caduta del governo)

Perché dunque si descrive con l’enfasi di qualcosa di fatto, di concreto di immediatamente operativo?
Un vero è proprio Orrore di Comunicazione a danno dei poveri “fessi” e creduloni cittadini Italiani.
Ma questo nessuno lo dice.

martedì 30 ottobre 2007

La vogliamo smettere di ballare

“Non se ne può più, ballano tutti, da Fiorello alla Carlucci…
ucci ucci, sento odore di miliarducci e di poveri imbecillucci
che si chiamo italianucci"

Possibile che ci siamo rincretiniti al punto di credere alle scemenze, che ieri sera , ha raccontato Bruno Vespa nel suo “porta a porta”?
Gli italiani, quelli dei 1000 ero al mese , dei pensionai che sbarcano il lunario, quelli dei Dico, quelli del popolo di Beppe Grlillo , quelli che piangono vedendo “Palombella Rossas “sono divenuti tutti dei provetti ballerini e sorridono felici ballando (sotto e con le stelle, che ormai nessuno vede più, l’ultimo tengo a Zagarolo nelle balere, in cui si sono trasformate le nostre città?
Non ci credo, non posso credere.
Giro per l’Italia e quello che vedo è diverso, molto diverso.
Ed allora chiediamoci: Qui prodest, come dicevano gli antichi.
Giova al potere , che tende ad rimbecillirci a chiuderci in gabbie dorate come criceti danzanti.
Ne ho conosciuta di gente che ha cominciato ad andare alle famigerate scuole di ballo.
Ho visto cose che voi umani non potreste…
“Solo lacrime e sangue”
Coppie che vivevano nei loro “compromessi storici”, messe in crisi dai “tangheri” di turno (che strana la bivalenza del Tanghero) finire miseramente distrutte dallo Zumami ballerino.
Donne ed uomini ormai vecchi come il” buon maestro delle tartarughe”, si sono improvvisamente ringalluzziti ballando con focose quarantenne discinte e “separate”
Scene indegne di orrori visuali e concettuali.
E poi la fine la solitudine, l’ obitorio
Che Dio ci perdoni. Che Dio li perdoni
Un tempo il ballo era tribale e propiziatorio.
Ora è sciocco e banale.

Peccato forse, tutto questo,un giorno avrà un preciso significato
Scusatemi ma io non so e non voglio ballare.

Caro San Giuseppe Moscati

Ricevo da un amico questa "Preghiera" può sembrare fuori tema॥ magli orrori a volte sono i comportamenti dei "Baroni", dei politi, dei potenti ecc...
Caro San Giuseppe Moscati, a te che sei stato un medico santo,un grande scienziato, ma soprattutto una persona interegerrima,voglio ricordare quell'episodio della tua vita terrena nella quale vincesti un importante concorso, facendo il primo,
nonostante ci fossero numerosi raccomandati e persone sponsorizzate dalla massoneria.
Grande Santo, io ti invoco per tutti i figli di nessuno come me,ti invoco per quell'aiuto come lo desti a quel tuo collega,anche lui senza raccomandazione, di cui prendesti le difese quando la commissione esaminatrice voleva coglierlo in fallo.
Grande Santo, invoca su di noi lo Spirito Santo,affinché siamo più bravi e preparati di coloro che sono sponsorizzati,proteggici da chi perpetra le ingiustizie nei concorsi e nelle assunzioni.
Affido alla tua protezione tutti gli inoccupati, i precari e tutti quelli che non possono fare affidamento sull'aiuto dei potenti.
Prega per noi dal Paradiso, Vero Santo in Paradiso,per noi disgraziati, affinché trovando un lavoro,possiamo far fronte alle nostre necessità materialie volgere senza queste preoccupazioni il nostro spirito alla conquista delle gioie della Vita Eterna.
Amen

domenica 28 ottobre 2007

sguardo critico al panorama radiotelevisivo del presente e del passato

Gli orrori della Comunicazione di Nicola Pistoia

La comunicazione, si sa, è un elemento importante per conoscere e sapersi confrontare, necessaria per il saper vivere e per il saper comprendere. Si parla molte volte di comunicazione giusta e sbagliata.
Gli errori che la comunicazione commette, che noi commettiamo come artefici di un atto comunicativo, sono tanti. Talvolta simpatici, divertenti e leggeri. Altre volte invece possono generare perplessità in chi ascolta, e diventare, da errori, veri e propri "orrori".

Belli o brutti che siano, gli sbagli della comunicazione vengono resi noti e argomentati, ogni giovedì, da Giuseppe Maria Galliano. Esperto di comunicazione, dal fiuto arguto e disfattista, ideatore e conduttore del programma Orrori di Comunicazione, che va in onda, dalle 20.00, sul sito Make Tv. Una web tv dove ogni telespettatore o internauta, 24 ore su 24, può partecipare alla creazione di un prodotto, modellandolo secondo i propri gusti.

In Orrori di Comunicazione la gente segnala espressioni di giornalisti un po’ tarati, immagini assurde che vanno in tv, spot pubblicitari dal significato equivoco o semplicemente insegne di attività commerciali dai nomi buffi e spiritosi.

Di orrori nella comunicazione, soprattutto quella televisiva, ce ne sono tantissimi. Alcuni esempi: le immagini pietose e insulse che arrivano dall'Isola dei Famosi, i bamboccioni di Padoa-Schioppa, i tronisti di Maria De Filippi e l'assurdità di alcuni spot, uno su tutti lo scoiattolo che spegne l’incendio emettendo gas.

E ancora: i litigi pesanti tra politici vogliosi di apparire a tutti i costi nei talk show; i fiumi di lacrime che si spargono nei varietà di tutte le reti. Fino ad arrivare a gaffe simpatiche come la scuola materna dal nome Bulli e Pupe o lo spot delle Poste Italiane che termina con la frase «...su Poste.it» ma che invece si ascolta «Supposte.it». Cento, mille, infiniti errori che ci circondano.

Il programma di Galliano ha un lato comico e divertente e un messaggio concreto: non bisogna lasciarsi imbambolare da certe espressioni o da certi messaggi che, inevitabilmente, tendiamo ad assorbire। La capacità critica e una buona dose di attenzione sono ottimi rimedi agli orrori della comunicazione।

mercoledì 26 settembre 2007

GLI ARGOMENTI DELLA PRIMA PUNTATA


Presentazione – (Di cosa si parla nella rubrica)
In giro per la città a caccia di “orrori “ Un invito rivolto a tutti.
Due orrori freschi- freschi:
La scuola materna che si chiama “ Bulli e Pupe”
La palestra che “assolve i peccatori” e che fa il verso ad Aiazzone.
Il peccato più grave è l’imbecillità
Gli amici di Beppe Grillo, il Blog (predicano bene e razzolano male) di integralisti.
Le cariatidi del concorso “ miss Italia “ ed i culetti delle miss
La sostanziale differenza tre “Vergini” e “Rifatte” (peccato che Bonolis sia simpatico)
Un’ esperimento di valutazione di affollamento pubblicitario:
Chiudete gli occhi e ….
Un piccolo sguardo al passato.

Ore 20 giovedì 27 settembre
Per vedere e partecipare all'evento basta collegarvi tutti i GIOVEDI 'dalle 20 alle 21 su www.maketv.tv
Il programma ideato e condotto da Giuseppe Maria Galliano racconta, quando la comunicazione pubblicitaria, non solo non aiuta a far conoscere un prodotto, ma rende ridicolo il contenuto stesso della comunicazione.
O quando la comunicazione giornalistica, deforma la realtà, per scopi non sempre nobili, e si usano i " mezzi " in modo subdolo e di parte
Per saperne di più visita il blog http://orroridicomunicazione.blogspot.com/
Make Tv è la prima Televisione via internet che trasmette 24 ore su 24 contenuti generati dagli utenti esclusivamente LIVE!
Per contattare la redazione scrivere a redazione.format@email.it
Per contribuire al blog http://orroridicomunicazione.blogspot.com/ In questa rubrica ,saranno raccolte tutte quelle Campagne di comunicazione, insegne di attività e tutto quello che è comunicazione dal contenuto "orribile"
Una piccola anticipazione : lo spot radiofonico delle Poste Italiane
Infatti lo spot si chiude invitando gli interessati ad andare…Su Poste .it
Ma, si ascolta: Supposte.it
.. che le Poste siano una presa…per…(eufemismo "i fondelli") lo sappiamo tutti,
ma dichiararlo così apertamente è veramente simpatico ed istruttivo.
Complimenti,vivissimi ai creativi ed al copy
http://orroridicomunicazione.blogspot.com/

lunedì 24 settembre 2007

La Co"M"unicazione Globale


In un'economia come quella moderna, dove tutto è globale, usare la lingua inglese per comunicare non è un pregio ma un must.
Allora bisogna chiedersi: perchè molte aziende non si impegnano a controllare bene quello che scrivono?.
Analizzando sugli strafalcioni lessicali non è raro trovarli nelle denominazioni delle agenzie di comunicazione, ossia le aziende che fanno del come comunicare efficacemente il servizio professionale offerto ai loro clienti.
Quindi, a logica, dovrebbero essere le prime a comunicare correttamente;Non è raro, invece, trovare insegne come FP Comunication, Comunication Team, Genesis Comunication, ITWC Italy World Comunication, Citycomunication Agenzia di Comunicazione, Comunication Solution.
Sono stati postati solo alcuni esempi ma sono centinaia le agenzie "comunication"-oriented e quasi tutte "operano con l'estero".
Ci si chiede .... sarà stato un errore di trascrizione al momento della costituzione della società?, oppure non si sono resi conto dello stesso errore al momento della registrazione del marchio?, o anche al momento in cui si è registrato il dominio sul web?, o quando si è stampato il materiale per l'immagine coordinata dell'azienda o infine ogni volta che si compilano le fatture commerciali?.
Ma è possibile che nessuno in azienda si renda conto dell'errore?
A questo punto è naturale porsi un quesito:
- Perchè chi fa della comunicazione il suo mestiere, non sa come si scrive proprio la parola "Comunicazione"?

venerdì 21 settembre 2007

IL NOSTRO BLOG VA IN TV


DA GIOVEDI’ PROSSIMO SU SU Make TV Per vedere e partecipare all’evento basta collegarvi tutti i GIOVEDI 'dalle 20 alle 21 su www.maketv.tv
Make Tv è la prima Televisione via internet che trasmette 24 ore su 24 contenuti generati dagli utenti esclusivamente LIVE!
Per contattare la redazione scrivere a redazione.format@email.it
Per contribuire al blog chiedi accredito a redazione.format@email.it
Vi apetto numerosi
www.maketv.tv

Giuseppe Maria Galliano

lunedì 2 luglio 2007

Le poste Italiane ci provano ancora

Dopo ” su Poste.it “ (supposte.it) le italiche poste, ci riprovano con uno spot radiofonico rivoluzionario ed accattivante:
Lo spot infatti descrive il livello medio di cultura dei padri italiani.(Peccato per tutti i laureati e titolati vari)
Un povero e sfortunato bambino, chiede al padre la coniugazione di un verbo, il padre sbaglia in maniera abominevole in una sorta di delirio linguistico tipico del peggiore dei morbi portatori di demenza senile.
Poi, una voce fuori campo parla, di pensioni integrative ed invita gli ascoltatori a non sbagliare come il “povero padre”
La situazione apparentemente paradossale, descrive in maniera perfetta la cultura media, dei padri italiani, soprattutto i così detti , impiegati pubblici, quelli a cui , se chiedi quale è l’ultimo libro che hanno letto, ti rispondono con sincerità , di non averne letto alcuno negli ultimi venti anni.
Mai come in questa comunicazione, vedo una perfetta individuazione di targhet.
Solo così le poste potevano riabilitarsi dopo vari anni di disservizi e reclutamento di impiegati dovuta, non certamente ad un far bisogno aziendale ma..(come dice Lucarelli, questa è un’altra storia.)
Per concludere, finalmente capiamo, a cosa servivano le supposte del vecchio spot, ora è chiaro:
curare, il povero padre malato di blenorragia verbale.

sabato 30 giugno 2007

Una segnalazione www.adessobasta.it

Segnalo con vivo piacer ed interesse il sito sopra indicato perché in perfetta sintonia con il mio pensiero.
Tratto dalla presentazione del sito ADESSO BASTA
Invito tutti coloro che dovessero giungere su questo Blog di visitarlo
Sono innumerevoli i misteri che fanno parte della storia del Mondo.
La maggior parte è stata fatta dimenticare oppure, semplicemente screditata. Troppo strani i concetti trattati, troppo al “limite della fantascienza” per essere considerati veri, troppo lontani nel tempo per essere nuovamente presi in esame. Troppo a lungo sminuiti e svalutati dai “media” e troppo a lungo considerati “assurdi” dalla maggior parte dell’opinione pubblica.
Noi ne abbiamo “trovati” alcuni e li abbiamo approfonditi: alcuni argomenti sembrano provenire direttamente dalla fantascienza; altri sono documenti non ufficiali (ma d’altra parte, l’”ufficiale”, già lo conosciamo).
Ci hanno fatto riflettere, però - e molto - su quanto ci viene propinato dai media e su quanto viene volutamente tralasciato; a cosa e a chi si rivolge quello che sembra essere sempre più un “indottrinamento” e non una libera scelta di informazione.
Su cosa viene fatto luce, volta per volta, dalle televisioni, o dai giornali… e che cosa viene tralasciato.
A voi li presentiamo, e insieme a voi vorremmo scambiare qualche opinione.

sabato 16 giugno 2007

Forma o sostanza, ovvero “ tanto e gentil ed onesta pare …”

Nello scrivere una e-mail, un appunto , un testo, avendo fretta, può capitare che si commettano degli errori di battitura, si saltino delle lettere o che il correttore automatico di “Word”modifichi qualche parola, che poi, ci si dimentica di correggere.
Mi è capitato di incorrere in un simile evento e , qualche mio zelante” amico” mi ha scritto allarmato, comunicandomi, che chi come me, si interessa di comunicazione, non si può’ permettere di fare cose del genere, quasi come se fosse un crimine, cui unica pena adeguata sia la morte.
Il loro discredito è andato anche oltre, additandomi, come persona da evitare perché incapace di scrivere , un semplice testo senza errori.
Vorrei rispondere pubblicamente e definitivamente a queste persone, che probabilmente non si sono accorti di come la comunicazione scritta si sia mutata, contratta, basti pensare agli SMS o alle Chat in cui l’espressione “ti voglio bene “ si è trasformata in TVB. Ed in bacio in un K
Inoltre cercate di comprendere il contesto, in cui vengono scritte alcune cose ed uscite dal gioco perverso dei formalismi. Fare comunicazione, significa qualcosa di molto diverso, da essere dei meri “correttori di bozze”.
Cercate di pensare alla sostanza e non alla forma, perché è la sostanza che resta,(ovvero i concetti) la forma muta col tempo e quello che era corretto non lo è in un tempo successivo.
Nessuno si sognerebbe più di chiamare una donna “Madonna” e osservandola camminare gli rivolgerebbe il “tanto e gentil ed onesta pare …”
Anche, la comunicazione visiva, si è trasformata: pensiamo ai video girati con i telefonini ed immessi in rete, che diventano dei veri e propri Cult.
Si tratta di contenuti e non di forma, visto che quello che si vede , sotto il profilo fotografico non ha nessun valore.
Ed allora, gentili amici ed amiche, correttori di bozze, fate un passo in avanti ed avanzate verso il futuro, se no sarà il futuro a correggere voi.

Effetto cinema: “Finalmente soli”

Vi è mai capitato di vivere, la stranissima esperienza, di essere sul luogo di qualche evento, che sia un terremoto o una conferma stampa, raccontato poi dalla televisione?
È un’esperienza interessantissima, che dimostra, come sia utile l’effetto cinema.
Infatti e possibile deformare la realtà, isolando dei particolari, che poi daranno allo spettatore solo la percezione di quello che è stato deciso di narrare.

Facciamo qualche esempio: “ Scossa di terremoto”
Situazione reale:
solo un fatiscente palazzo disabitato è crollato, mentre tutti gli altri palazzi, sono perfettamente indenni. Solo qualche lieve contuso e solo tanta confusione . Mezzi di soccorso autoambulanze ,vigili del fuoco, protezione civile e chi più ne ha più ne matta.
Perfetto, ora, se la telecamera inquadra solo le macerie, del palazzo caduto, da tutte le angolature possibili e si sofferma su i contusi e sull’andare e venire dei soccorsi, l’effetto cinema sarà perfetto e lo spettatore avrà la sensazione che sia successa una catastrofe.
Se solo, si aprisse un poco, l’angolo di campo, le cose cambierebbero drasticamente e la realtà sarebbe, in qualche modo salva.

Altro esempio:
Presentazione di un barboso, libro del professorone di turno, il quale, nonostante abbia minacciato fuoco e fiamme, non vede la sala conferenza, gremita di studenti, ma solo, dallo sparuto gruppo dei suoi fedelissimi.
Anche” l’effetto cinema”, in questo caso, può salvare la situazione; ed allora, quei pochi intervenuti , saranno fatti disporre dagli operatori TV intervenuti, (Perché pagati) nelle prime file e le riprese saranno, costruite in modo, da riprendere sempre loro, che con volti attentissimi seguono la presentazione.
Lo spettatore sprovveduto, a questo punto, avrà la sensazione di una manifestazione riuscitissima con un foltissimo pubblico festante ( Di questa tecnica, sono espertissimi gli operatori tv delle piccole televisioni private costretti veramente a subire di tutto, dal politicante di turo, alla conferenza sull’estinzione del coniglio nano del basso Polesine.)

Ma tornado al titolo, vi ricorderò la famosa frase, di un famoso film, in cui i due protagonisti, dopo incredibili avventure si ritrovano “Finalmente soli “ per goder di un’ora d’amore.
Se qualcuno , avesse assistito alla scene reale, avrebbe visto attorno a loro decine di persone:
operatori, tecnici, attrezzisti, regista aiuto regista e tanti altri ancora; ed allora credo, si sia potuto rendere conto, di cosa intendo per “Effetto cinema”

giovedì 14 giugno 2007

Possibile che l’Italia possieda un universo femminile, di stitiche, incontinenti e “cacone” ?

A vedere la programmazione pubblicitaria televisiva sembrerebbe proprio di sì
Signore che necessitano di pannoloni assorbenti , per poter uscire con distinti signori cinquantenni che poi, avranno una amara sorpresa.
Signorine che devono rinunciare ad una vita movimentata ed entusiasmante, per continue crisi di diarrea.
Altre splendide ragazze, che sono tristi, perché devono andare in vacanza e cambiare water, ad allora addio defecazione mattutina.
Certo che se la realtà fosse così, ci sarebbe poco da stare allegri
Capisco che il tutto sarà frutto, di attende analisi di mercato, ed individuazione dei bisogni desideri latenti, in precisi mercati obbiettivo ma la comunicazione risulta fastidiosa e particolarmente degradante.
Ho molte amiche e di varie età ; sinceramente nessuna di loro soffre dei sovra descritti disturbi con una frequenza da ricorre a espedienti di alta farmacologia.
Non bastava il fermento lattico con un nome (presuppongo inventato di sana pianta) Bifidus actis regolaris?

giovedì 7 giugno 2007

Attenzione a Wikipedia

La cultura è un patrimonio di tutti ma, bisogna stare attenti che chi immetta le informazioni sia in buona fede e sia competente.
Inoltre dovrebbe esserci un filtro , capace di selezionare la verità dalle bufale.
Proprio per verificare questo, con un gruppo di miei collaboratori, abbiamo fatto un esperimento:
abbiamo inserito in Wikipedia ,delle Bufale palesi, per vedere cosa succedeva.
Ebbene , non solo non è successo nulla, nessuno si è preso la briga di controllare e di modificare.
Ma addirittura i motori di ricerca hanno preso come sottotitolo descrittivo , le nostre invenzioni fantastiche e provocatorie.

Voglio riportare una delle modifiche fatte per farvi capire l’assurdo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Dugenta ( comune di 2.667 abitanti della provincia di Benevento.)

Origine del nome

Da nuove ricerche storiche ( Qelle fatte dal bufalaio ) è emerso che il nome Dugenta, molto probabilmente deriva dal Duca di Genta che ebbe grande influenza nella valle Caudina.
A lui sono legate molte leggende, tra cui annoveriamo quella della così detta "Dugentona", che narra di una giovane donna, che a causa di un'infezione alle mammelle aveva implementato il suo giro seno in maniera enorme e quindi, quando fu vista dal conte, questi mosso a compassione pronunciò la famosa frase nell'antico linguaggio del posto "cu ste zinne a puveredda nun pote camminà indi a dugenta adda restà e a casa mia maggia purtà". Guarita la donna fu molto riconscente al conte e gliela diede.

Altra possibile origine del nome:

La tradizione racconta (altra bufala) che sull'attuale nucleo vi fosse una centro sannita col nome di Urbitania, e che, dopo un terremoto, fossero rimaste in vita solo duecento persone da cui il nome di Dugenta.

Bene, avete certo capito, che entrambi le ricerche sono una pure favole o meglio un enormi bufale, così palesi , che non c'è bisogno di uno storico, per capire che la Dugentona è una pura invenzione e che il terremoto non centra.

Però, immaginate, cosa accadrebbe, se un bambino, per una ricerca scolastica, dovesse fare una ricerca su Dugenta.
Quando poterebbe, alla maestra il lavoro svolto con una ricerca su Wikipedia,sarebbe come assistere, al classico film di Pierino(Con alvaro Vitali)
Ma immaginatevi se , come nella seconda bufala, dove si parla del terremoto , la bufala non fosse apparente, ma comunque subdolamente falsa, la notizia, passerebe di bocca in bocca, assumendo il crisma della verità, fino a che le origini si perderebbero e realtà e fantasia si fonderebbero irrimediabilmente.
Certo , questo nella storia è successo molte volte, e ci sono state tramandate come storia, pure leggende o falsi voluti, ma che nel 2007, si crei un sistema per rendere più confuso il confine tra verità e fantasia è sconcertante.

Comunque di bufale su Wikipedia ce ne sono tante, comprese quelle inserite da noi , ed allora ,vorrei lanciare una provocazione:

Dichiariamo ufficialmente aperta la caccia alle bufale.
Buon divertimento

giovedì 31 maggio 2007

L’enorme valore della esposizione televisiva (sopratutto quando è a gratis)

Certo che alcune persone hanno capito il valore dei passaggi televisivi, soprattutto Rai e Mediaste a discapito di Sipra e Pubblitalia (le relative concessionarie della pubblicità : sapete , quando costa mandare in onda uno spot? Quindi una visibilità di ore, vale veramente moltissimo.
Ed allora l’avvocato Taormina è un genio della comunicazione.
Entra , tempestivamente nei processi (quelli sotto i riflettori), con un tempismo eccezionale, per poi uscirne quando ritiene che è meglio defilarsi.
È bellissimo vederlo passare da innocentista a colpevolista , con il suo carisma e la sua capacità di come si dice in gergo , di bucare il video.
Ma mi chiedo se Bruno Vespa si è reso conto dell’arcano o è così sprovveduto (cosa che non credo assolutamente) da non rendersene conto. Forse è soltanto un “puro”
Comunque il suo procedre, crea, nell’opinione pubblica, una certa confusione ,visto che la massa non è pratica di procedura penale , non si rende bene conto , come mai l’ avvocato non difenda ma accusa.
Semplice è l’avvocato della parte lesa, quello che si costituirà parte civile, per dopo, accertata la colpevolezza, richiedere il risarcimento del danno.
Tornado all’avocato Taormina, devo essere, sincero, non sono in grado di dire, quanto valga come avvocato, ma come pianificatore di mezzi è un perfetto consulente.
Quindi, in caso si stancasse, di fare l’avocato avrebbe una carriera nuova brillante ed assicurata.

mercoledì 30 maggio 2007

Del reato di deturpazione visiva


In questo caso è l’immagine che crea l’orrore di comunicazione.
Perché, questa povera modella è stata fotografata in un modo così strano ?
Perché, se è stesa su di una specie di drappo sgualcito, si è voluto dare l’impressione che stia in piedi creando una deformazione prospettica, così sgradevole?
La mano aperta , poi crea un senso d’ abbandono veramente inquietante. Ci auguriamo che la splendida ragazza perdoni una cotale offesa.
Purtroppo il reato del titolo non esiste, anche se esiste ancora l’abigeato, ma un orrore simile non è punito e cosa peggiore è il pericolo di reiterazione del reato,visto che il fotografo è ancora a piede libero.

Fummo non fatti a viver come bruti, ma a seguir matrimoni e ciò che resta…


Notare l’espressione d’ orrore del povero bimbo, che anche se , ancora incapace d’intendere
e volere, si sente già vittima designata da immolare sull’altare del matrimonio.
Pensare che il manifesto riporta la frase:“Nasce con l’arte dei matrimoni”
Ci chiediamo chi e se non è, forse una minaccia , sopratutto in tempo di D.I.C.O.
Ringraziamo, comunque i creativi, della campagna per Hotel Royal di Paestum per averci regalato
un sorriso, anche se malinconico, sul degrado di quel contratto che più che mai nasce già risolto in partenza. Per approfondire visita il sito http://www.hotelroyalpaestum.it/ denominato:
“Il portale del matrimonio”, dimenticando, che il portale è anche l’ingresso di un mausoleo o più semplicemente di una cappella funeraria.
Come dicevano gli antichi, si conferma che il matrimonio è la tomba dell’amore.

martedì 29 maggio 2007

Il caso Dallas The Original


È un caso veramente singolare che non pochi dubbi mi ha prodotto.
Ultimamente in città (Salerno) sono apparsi dei manifesti a dir poco sconcertanti di una ditta di Solfora (Avellino) che, presuppongo, produca abbigliamento in pelle.
Il manifesto 6x9 recitava in un dialetto tra il napoletano e l’italiano, la farse che di seguito riporto:
“Siamo venuti, abbiamo aperto la nostra attività, ma voi non vi siete degnati di venire ed allora no abbiamo pensato di metterla in saldo., ma neanche siete venuti,ci siamo adoperati a mettere prezzi sottocosto ma niente..”
Il tutto corredato da una orribile immagine di un ragazzino che con gergo giovanile si chiamerebbe
“Napulillo” e che ,noi di una certa età chiameremmo semplicemente cafone.
I capi prodotti dalla su citata, ditta sono a dir poco strani, sia per colore che per foggia (spiccano i leopardati ed i colori scioccanti) che sono molto graditi proprio alle persone come quella ritratta sul manifesto.
Ed allora mi è venuto un dubbio. Oltre le lacrime per la disperazione che trasmette il messaggio.
Stavo forse assistendo ad un capolavoro di comunicazione.
Chi pratica il mio mestiere, ben sa ,che una comunicazione deve essere, mirata ad uno specifico target e deve parlare la lingua del mercato obiettivo.
Ed allora Bingo.
La situazione è perfetta se i creativi che hanno curato la campagna, (ammesso che ci siano o come capita spesso da queste parti, il titolare stesso, si sia improvvisato comunicatore.) hanno voluto raggiungere il target rappresentato dal ragazzini ritratto.,muovendo la compassione dei potenziali clienti, i quali certamente vorranno fare un’offerta ,per non far chiudere l’attività appena aperta, aumentando crisi e disoccupazione.
Ma ,se invece non è frutto di specifica ricerca , ma solo casualità, e la comunicazione era rivolta a tutti,o ad un target diverso, credo che siano meritori di un ORRIBILIS di primo livello.

Il caso Dallas The Original

Il caso Dallas The Original

È un caso veramente singolare che non pochi dubbi mi ha prodotto.
Ultimamente in città (Salerno) sono apparsi dei manifesti a dir poco sconcertanti di una ditta di Solfora (Avellino) che, presuppongo, produca abbigliamento in pelle.
Il manifesto 6x9 recitava in un dialetto tra il napoletano e l’italiano, la farse che di seguito riporto:
“Siamo venuti, abbiamo aperto la nostra attività, ma voi non vi siete degnati di venire ed allora no abbiamo pensato di metterla in saldo., ma neanche siete venuti,ci siamo adoperati a mettere prezzi sottocosto ma niente..”





Il tutto corredato da una orribile immagine di un ragazzino che con gergo giovanile si chiamerebbe
“Napulillo” e che ,noi di una certa età chiameremmo semplicemente cafone.
I capi prodotti dalla su citata, ditta sono a dir poco strani, sia per colore che per foggia (spiccano i leopardati ed i colori scioccanti) che sono molto graditi proprio alle persone come quella ritratta sul manifesto.
Ed allora mi è venuto un dubbio. Oltre le lacrime per la disperazione che trasmette il messaggio.
Stavo forse assistendo ad un capolavoro di comunicazione.
Chi pratica il mio mestiere, ben sa ,che una comunicazione deve essere, mirata ad uno specifico target e deve parlare la lingua del mercato obiettivo.
Ed allora Bingo.
La situazione è perfetta se i creativi che hanno curato la campagna, (ammesso che ci siano o come capita spesso da queste parti, il titolare stesso, si sia improvvisato comunicatore.) hanno voluto raggiungere il target rappresentato dal ragazzini ritratto.,muovendo la compassione dei potenziali clienti, i quali certamente vorranno fare un’offerta ,per non far chiudere l’attività appena aperta, aumentando crisi e disoccupazione.
Ma ,se invece non è frutto di specifica ricerca , ma solo casualità, e la comunicazione era rivolta a tutti,o ad un target diverso, credo che siano meritori di un ORRIBILIS di primo livello.

lunedì 28 maggio 2007

La televisione può essere guardata perché non emette odori.

Nella comunicazione, spesso dimentichiamo che esiste anche un canale di comunicazione olfattiva.
Gli etologi, ci spiegano, che è fra i mammiferi, tra cui fa parte anche l’essere umano, gli odori sono importantissimi e vengono utilizzati come un vero e proprio linguaggio.
Però quando guardiamo la televisione questo non succede.
Immaginatevi cosa accadrebbe, se per esempio , vi trovaste a guardare quel” bellissimo” spot di un deodorante ambientale, che racconta di un bambino, (Coreano, con mamma Italica, quindi, molto probabilmente adottato ) che sta defecando.
Fin qui siamo già ad un buon punto d’indecenza, ma il massimo si raggiunge quando il bimbo, sempre seduto sul water ,,dice rivolgendosi alla mamma : “Che puzza” e cerca di attivare il deodorante ambientale che purtroppo è finito.
Immaginate per un attimo che anche voi, come telespettatori, potreste, sentire la puzza di ”cacchina“ e di non avere neanche voi il deodorante.
Non pensate ,che cambiereste immediatamente canale, ammesso che la puzza passi e non manderesti al diavolo quel bambino invitandolo ad andare a ” cacare “ a casa di qualcun altro.
Immaginatevi poi di essere alla visione di C.S.I (Crime Scene Investigation) e di assistere ad una autopsia. Avete idea della puzza di cadavere, della puzza di escrementi che accompagna la dipartita, della puzza dal sangue, e tutto il restò.
Quanti di voi resisterebbero più di un minuto senza andare a vomitare?
Ma non finisce qui, chi è stato in campagna, sa come puzzano le stalle ed allora, peccato che in “Uno due tre stalla” gli odori, specialmente , quello di letame, avrebbe fatto giusta cornice ai super contadini e alla super vallette aumentando di certo gli indici d’ascolto.
Ma fortunatamente la televisione non puzza.

domenica 27 maggio 2007

Il caso della bimba di quattro anni che avanti allo specchio dice dondolandosi:

“Mamma guarda come sono sexy”
È una delle prove a carico, dei presunti pedofili della famosa, suo malgrado , scuola di un paesino vicino Roma che tutti ormai conoscono e che per rispetto preferisco non citare.
Ma siamo forse impazziti? Forse gli inquirenti, vivono in un mondo ove la televisione è severamente vietata (Come sarebbe bello se lo fosse davvero) o non hanno il tempo neanche per accenderla.
Perché , se lo avessero , molto probabilmente gli eventi drammatici degli arresti, si sarebbero svolti in modo diverso.
Ebbene, accendiamola, questa, scatola magica, ed ecco che per incanto, si palesano ai nostri occhi cose incredibili:
le scene di sesso esplicito sono presenti in tutte le ore del giorno, modelli boccacceschi vengono proposti, anche durante i pasti, come ad esempio , una saga familiare detta“Beautfool” che neanche il più truculento degli autori di tragedie greche avrebbe concepito.
Figlie che si accoppiano con i mariti delle mamme, (concependo anche vari figli), incesti, corna su corna e chi ne ha più ne metta al punto che una certa ” Logan” si è realmente fatta una famiglia (Capiamoci …) ed ormai per sapere di chi sia la progenie si devono far intervenire i RIS.
Poi, nel primo pomeriggio si assistono a discussioni a dir poco terrificanti e talmente diseducative , portate avanti da personaggi , squallidi, ma che soprattutto non sono nessuno e che parlano dicendo imbecillità su imbecillità, senza la minima decenza, fornendo modelli di comportamenti basati esclusivamente sulla mancanza di valori e dando ampio risalto ai culti del dio denaro e del consumismo più becere e sfrenato.
Si continua poi con storie “vere “ di veline, attricette, calendari e “Culi Nudi” come dice Iachetti ,
per giungere al suo apice con i famosi Reality , che sono la somme del decadimento della comunicazione e che meritano, più grande degli “ORRIBILIS”, dove si da sfogo alla perversione degli autori , che fanno compiere , alle vittime sacrificali, per lo più donne formose e semi nude le più abiette delle prove, di puro stampo sadico.
Si conclude, la breve panoramica, con telefilm serali ,dove si assiste ad autopsie, stupri ,corpi dilaniati, torture ed altro che farebbe spavento ai più incallito veterani di atroci guerre.
Bene, tutto questo, gli inquirenti non lo guardano e non lo guardano neanche i genitori , ma i bambini si, e non mi dicessero, mentendo spudoratamente, che quegli “splendidi genitori” si accomodavano , sempre vicino ai figli , per vedere la televisione e che gli chiudessero gli occhietti, appena percepivano che qualcosa li potesse turbare.
Non credo che ci siano genitori che passino più di cinque minuti insieme ai figli a guardare la televisore., tranne quelli che riguardano la nostra storia..
Basta ,chiedere ad uno psicologo dell’età evolutiva, per farsi spiegare cosa siano i processi emulativi, come si apprendano i comportamenti e quale sia il rapporto di un bimbo o bimba di quattro anni con la sessualità?
Dimenticavo, ma gli spot pubblicitari ce li siamo dimenticati, con tutti il loro messaggi , le loro seduzioni, i loro insegnamenti …
Sarà argomento per un prossimo post.

mercoledì 23 maggio 2007

Le auto e la follia comunicazionale

Voglio segnalare perchè pervnuti da amici attenti all'ascolto ed alla visione
non un errore di comunicazione ma un insieme d’ orrori
Mi riferisco agli spot televisive delle varie case automobilistiche,
che data la crisi e la nota flessione delle vendite(anche se ci dicono che i mercati sono in crecita, imperversano.
Sinceramente sono tante che stiamo(non è un plurale maetatis, mi riferisco anche ai miei collaboratori ed amici creativi) valutando quale inserire.
Ma una cosa è certa, negli spot verifichiamo che ormai nell’auto si può fare di tutto,compreso andare al cinema.(creando anche una fila di poveretti che non avendo altre possibilità ; attendono che si sia finito di “limonare”per poter entrare)
(Un tempo l’auto era un ottimo succedaneo della camera da letto
oggi, in tempo di crisi e di elevato costo dei biglietti del cinema
può esserne un ottimo sostitutivo, divenendo così specchio dei tempi)
Ma vediamo anche che:
si possono ingannare bimbi innocenti,
dimenticare il nome del proprio figlio,
trasformarsi in animale feroce,
avere istinti narcisistico-feticistista,
leccandosi golosamente un po’ di gelato caduto su un braccio.
(Sempre specchio di una crisi economica dilagante.

Infatti visto il costo dei gelati e la nscita di gusti improponibili
non ne và sprecata neanche una goccia)
E tanto altro ancora…...ma le auto cosa centrano ?

Il caso Amica Cip

Segue lo spot “ cannibalistico “ televisivo della
“Amica Cips” dei Mangiatori di Patatine..
Il grande Rocco ( non è un eufemismo )
dichiara di averne mangiate di tutti i tipi, come dice lui, rosse, nere, umide, e perfino con la sorpresa (Buon dio, ma di che sorpresa si tratta ?)
Ma sinceramente, mi rivolgo in special modo alla signore e signorine:
non fa un po’ “orrore ” quest’ idea di essere mangiate ,
sia pure limitandosi ad una specifica parte intima del corpo.?
Poi, capisco tutto ma… friggere un patatina …

Supposte

Continua il primato di permanenza nelle alte vette della classifica
lo spot radiofonico delle Poste Italiane
Infatti lo spot si chiude invitando gli interessati ad andare…
Su Poste .it
Ma, magnificus orribilis, si ascolta: Supposte.it
E che le Poste siano una presa…per…(eufemismo “i fondelli”) lo sappiamo tutti,
ma dichiararlo così apertamente è veramente simpatico
Complimenti,vivissimi ai creativi ed al copy

La nuova " GRAZIA"

Continuando, poi, una prece và inoltrata a favore dei creativi della campagna
radiofonica del periodico ” la nuova Grazia “
che scomodano addirittura le fondamentali domande della vita:
Chi siamo , da dove veniamo a dove andiamo per convincere
i radioascoltatori nel comprare la:” la nuova Grazia “
La grazia dovrebbero chiederla loro a tutti gli uomini di grande ingegno
che si rivoltano nelle tombe per un così poco appropriato
uso di un pensiero filosofico che nei secoli è stato alla base dello sviluppo della nostra civiltà.
Capisco che siamo in un mondo che vive di superficialità ed imbecillità,
ma quando è troppo è troppo.

Il caso Grattatel

Prima di tutto un pensiero triste vola ai creativi della campana di comunicazione della carta telefonica : Grattatel
Credo che ogni commento, soprattutto per noi poveri meridionali sia superfluo, visto il significato poco ortodosso:
Azione indotta dalla necessità di soddisfare ilbisogno prodotto da un fastidioso prurito
Infatti se qualcuno ci comunicasse tale necessità risponderemmo:: GRATTATTEL