martedì 30 dicembre 2008

Quando i creativi tenevano la coda


Vi ricordate il film “Quando le donne tenevano la coda?”
Si saranno ispirati a tale capolavoro, i creativi della campagna della pellicceria Rosalba di Salerno.Vi ricordate il parlato del film? :“ Animala Bona ” Clavata io dare, per fare top top "
Appena visto, cotanta beltà, immediatamente mi sono tornate alla mente, molte simpatiche scene del film. Osservate bene la foto sembra, che la “povera” modella, sia piegata sotto il peso di chissà quale misteriosa forza.
Perché sfruttare sempre e così maldestramente il femminile?
Pensiamo al dolore ed alla sofferenza di quelle creature uccise non, da un antico cacciatore, per sfamarsi, ma da uomini senza scrupoli, con tecniche di stermini collettivo, di stampo Nazista, solo per la voglia di apparire, di signore che “Anmale Bone “ non sono più ( Poi ricordatevi che le pellicce non sono più di moda )
Eppure, Salerno è per volere di un “Grande Personaggio” città dei creativi.
Madonnina Mia Santa: Ma creativi di cosa?
Cammino per le strade e non vedo che brutture, affisse come manifesti pubblicitari, accendo la televisione e vedo spot, sulle emittenti locali, che fanno accapponare la pelle, ascolto qualche radio locale e devo cambiare immediatamente canale per non stare male:
come può essere Salerno al città dei creativi?
A me sembra, che sia, la città degli “ORRORI” ( di comunicazione s’intende)
Comunque, sperando che il nuovo anno, porti saggezza e creatività, mi auguro che a certi creativi cada la coda e che, possano scendere dagli alberi e divenire a tutti gli effetti uomini moderni.
Buon 2009 creativo.

domenica 21 dicembre 2008

L’infisso questo sconosciuto , De Santis e la “scoperta” della donna.




Piango, solingo piango.
Mamma mia quanto è brutta la foto che accompagna questo ORRORE DI COMUNICAZIONE.
Voglio proporla anche in dettaglio, per mostrare la sua squallida fattura.
Guardate le mani, che con un movimento spastico tirano su la maglietta , lo slip tirato giù in modo sconcio e artefatto , il senso di pena che sprigiona l’insieme. Sembra quasi una atto di violenza di costrizione. Chi può aver concepito una simile schifezza?
Chi pagherà i danni a questa povera ragazza che si è prestata come modella?
Siamo alle solite, cosa centrano gli infissi, con le donne che si svestono?
Basta con accostamenti da beceri film erotici degli anni 70.
Credo, che sia ora di finirla con l’uso improprio del femminile.
Non so se la ditta De Santis abbia incrementato le vendite con un simile ORRORE, ma invito anche questa volta le signore nello stare lontano da chi le vuole a tutti i costi scoprire.

giovedì 18 dicembre 2008

Finalmente la signora è partorita.


Incredibile, assurdo, inconcepibile.
Non posso credere, che i “ magici ” creativi, della Centrale del latte di Salerno, mi abbiano fatto un così gradito regalo per Natale.
Dopo dodici mesi di gravidanza (si vede che è una “ razza speciale” ) hanno fatto partorire la povera signora, che ha esposto il pancione sui manifesti della città, per tutto questo tempo. Vedi: http://orroridicomunicazione.blogspot.com/2008/01/la-centrale-del-latte-di-salerno-la.html
Ed ora, ci propinano, uno sculettante bambino, con tanto di pannolino. Con la solita inquietante scritta “ I REGALI “
ORRORE si vede solo il culetto e, come si sa, i pannolini in genere, contengono delle bellissime sorprese: tanta “ cacchina” fresca e puzzolente.
Che associazione magnifica, con il bianco latte, sparatutto se miscelato con del caffè.
Ma come possono venire in mente certe fantasie ?
Vorrei, che almeno quest’anno, i creativi di cotanto orrore, mi rispondessero.
Ma, sono certo, che resteranno in silenzio, tanto chi li smuove e che frega loro di critiche e commenti. Loro sono i sommi depositari della verità e della classe nella comunicazione.
Grazie per il regalo ed auguri, di un prospero 2009 ( a proposito, ma i soldini che spende la Centrale del latte di Salerno, sono soldini suoi o sono contributi pubblici? Sarebbe bellissimo che qualcuno ci desse questa informazione)

domenica 14 dicembre 2008

Pensiamo alla grande.


Siamo alle solite: L’uso inutile ed idiota del nudo femminile.
Non sono affatto un bacchettone o un moralista , ma a volte, si esagera veramente.
Mi vogliono spiegare, i creativi di questa campagna, cosa centra la “ povera” donna nuda , seduta simile a persona che defeca, con il : “ Pensiamo in grande “ ?
Legare l' immagine femminile, ad un multi sala, ed ad un centro commerciale è offensivo ed indecente. (poi se si chima Maxima è un capolavoro )
Ma vogliano, capire questi, pseudo creativi, che le donne non sono degli orpelli che si possiamo usare senza ritengno e senza rendersi conto, degli orrori che si producono e delle offese che si commettono?
Perché non è stato messo un uomo, seduto sul trono “ cacatorio “ se mai con la "Gazzetta dello sport "tra le mani ? Forse l’immagine sarebbe stata più credibile ed interessante!?
Perché non esiste un garante sulla “ demenza in pubblicità” ?
Perché tutti possono fare i comunicatori o peggio ancora i pubblicitari, senza superare, dei test psicoattitudinali , da cui si evince la loro sanità mentale?
Non lo sapremo mai!

Che cosa suderebbe se ?


Non potete, neanche immaginare, che allegria mi produce, questo “orrore di comunicazione”
Ma a chi,
volete che freghi , del colore dell’agenzia, ma soprattutto quale vantaggio reale ne riceve il cliente?
Poi, espresso come domanda, la comunicazione, oltre che essere ridicola procura grandi ed Amletici quesiti?
Chi mi spiega, cosa succederebbe se la ( TUA - eufemismo ? ) agenzia si colorasse di nuovo?
Per fortuna, mi dicono, che l’affissione di detta bruttura è durata molto poco.
Forse i clienti si sono preoccupati, dei nuovi colori ed hanno consigliato un “ Restauro completo” della mente dei creativi della campagna.
Che Dio sia lodato!

venerdì 12 dicembre 2008

Con la vecchiaia non si scherza …ma ?


In giro per la città, si vedono, le forma più bizzarre di comunicazione, ma una così strana ed inquietante , non mi era mai capitata.
Cosa vorrà mai dire? Chi sono i due, riprodotti? Perché su di un furgone?
Cosa sarà mai, la “Comunità famiglia Nazareth “?
Ho fatto delle ricerche, in vari “motori “ ma dei due personaggi ritratti, nessuna traccia.
Se, qualche, anima Pia, volesse darmi dei “numi”; sarei veramente lieto di ricevere delle corrette informazioni.
Non inserisco, questa immagine, negli ORRORI, lascio ai miei lettori, le considerazioni del caso.
Comunque, sinceramente, andando verso una età, mi auguro, avanzata, l’idea di finire in una comunità così, mi fa, sinceramente orrore.