lunedì 2 luglio 2007

Le poste Italiane ci provano ancora

Dopo ” su Poste.it “ (supposte.it) le italiche poste, ci riprovano con uno spot radiofonico rivoluzionario ed accattivante:
Lo spot infatti descrive il livello medio di cultura dei padri italiani.(Peccato per tutti i laureati e titolati vari)
Un povero e sfortunato bambino, chiede al padre la coniugazione di un verbo, il padre sbaglia in maniera abominevole in una sorta di delirio linguistico tipico del peggiore dei morbi portatori di demenza senile.
Poi, una voce fuori campo parla, di pensioni integrative ed invita gli ascoltatori a non sbagliare come il “povero padre”
La situazione apparentemente paradossale, descrive in maniera perfetta la cultura media, dei padri italiani, soprattutto i così detti , impiegati pubblici, quelli a cui , se chiedi quale è l’ultimo libro che hanno letto, ti rispondono con sincerità , di non averne letto alcuno negli ultimi venti anni.
Mai come in questa comunicazione, vedo una perfetta individuazione di targhet.
Solo così le poste potevano riabilitarsi dopo vari anni di disservizi e reclutamento di impiegati dovuta, non certamente ad un far bisogno aziendale ma..(come dice Lucarelli, questa è un’altra storia.)
Per concludere, finalmente capiamo, a cosa servivano le supposte del vecchio spot, ora è chiaro:
curare, il povero padre malato di blenorragia verbale.