martedì 2 giugno 2009

La grande Bufala e Marisa Laurito .Come si crea un orrore di comunicazione perfetto.


Ci sono riusciti ad Eboli, centro nella piana del Sele dove, più di una volta, avevo conosciuto, mio malgrado, personaggi pubblici preposti, nei vari enti, destinati alla valorizzazione del territorio (quelli che spendono milioni di euro per delle iniziative degne di Paperopoli) , che mi avevano dato, la netta sensazione, che fossero veri esperti in “orrori di comunicazione”la mia materia preferita.
Ma che potessero essere così bravi, non lo avrei mai creduto.
Oggi, su di un, giornale locale leggo: “Giallo sulla cittadinanza onoraria a Maria Laurito”
La notizia mi incuriosisce, visto che sono sempre a caccia, di orrori .. approfondisco.
L’orrore mie cari, non è nel contenuto, ovvero, la Laurito non è venuta per ricevere la cittadinanza onoraria, ma nella manifestazione a cui volevano farla partecipare: Niente meno che : la grande Bufala.
Si avete capito bene la “ grande Marisa” alla “Grande Bufala”. Ma che associazione magnifica , che finezza ,che stile, quale accoppiamento stupendo, che immagine raffinata.
Ma non è finita qui, nell’articolo si legge, che un personaggio di rango, se non si fossero chiarite le cose, l’avrebbe portata a Campagna ( altro paese della piana) per darle altra cittadinanza o chiavi del paese.
Povera Laurito, prima associata alla Bufala e poi “ portata” come giusto che sia, vista la similitudine in altro luogo, o meglio in altro marcato.
Ma come si fa nel pensare, in modo così insano? Come si possono dare incarichi fiduciari a gente simile.?
Comunque ci sono riusciti, hanno per il momento, guadagnato l’ambito ORRIBILIS 2009 e penso che difficilmente l’onorificenza possa venire attribuita ad orrore migliore.
Sarei poi, curioso di sapere, cosa ne pensa la Laurito, che ironica come è, qualche commento dovrà averlo fatto e forse avrà pensato tra se:”La bufala è una cosa seria ca Bufala nun si pazzea “
E come diceva. un amico caro, proprio della Marisa: meditate gente... meditate.
Giuseppe Maria Galliano