domenica 27 luglio 2008

A volte si sorride, invece ...


Come è tiste questa scena !
Non è un gioco, quante volte ,nella realtà , basta cambiare angolatura per vedere, punta di vista diversi?
Per una ,volta voglio, essere coccodrillo e guardare il mio album di ricordi

sabato 26 luglio 2008

A prima vista sembrava un orrore...


Poi, gurdando bene, noi vecchi lettori di Paperino ,abbiamo avuto una risposta che aspettavamo da sempre.
Meditate gente, meditate.

venerdì 25 luglio 2008

Questa volta scrivo di cose serie

Mi perviene dal mio caro amico giornalista Ilario D’amato notizia di un’incredibile “orrore” , che si sta perpetrando a danno di molti malati.
Avete mai sentito parlare della “Nuova Medicina Germanica”creata dal teologo ed ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer?
Mi auguro di no.
Quando, mi è stata esposta, la teoria del ““Programma Speciale, Biologico e Sensato” pensavo di stare parlando con dei folli, privi di ogni qualsiasi conoscenza scientifica invece no, erano convinti,assurdamente convinti.
Mai, sentite tante imbecillità, messe insieme ,raccattando da varie teorie olistiche e pseudo religiose.
Credevo che simili cretinate, non potessero minimamente, fare presa in una società smaliziata come la nostra.
Mi sbagliavo
Sono molti i disperati, che si aggrappano, a simili bestialità (mi scusino le bestie).
Ora lascio spazio all’amico Ilario al quale, mi associo da oggi, nella guerra contro così grande "orrore".

«Hai la leucemia? Che fortuna! Così dice una teoria inventata negli anni Ottanta dal teologo ed ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer

Vuol dire che stai guarendo da un tumore alle ossa dovuto ad un’eccessiva svalutazione di sè».Eh già. Stupidi noi a preoccuparci di inezie come tumori, leucemie e via ammalando.

Perché in realtà le malattie rispondono ad un preciso “Programma Speciale, Biologico e Sensato” della natura. Il tumore al polmone, ad esempio, è dovuto al conflitto relativo alla paura di morire, ed il suo scopo è quindi quello di «aumentare la superficie alveolare per migliorare lo scambio di ossigeno, prendere più aria e quindi sopravvivere». Virus e batteri? Sono nostri amici e non vanno combattuti. Per risolvere un carcinoma allo stomaco basterebbe inghiottire al più presto un pugno di batteri della tubercolosi.
Non ci credete? Fate bene. Ma in tutta Italia sono centinaia le persone che si rifanno a questo tipo di teoria pseudo-medica, chiamata “Nuova Medicina Germanica”. Una teoria inventata negli anni Ottanta dal teologo ed ex medico tedesco Ryke Geerd Hamer, papà di quel Dirk Hamer colpito a morte nel 1978 da una fucilata di Vittorio Emanuele di Savoia nei pressi dell’isola di Cavallo. Dopo la morte del figlio gli viene diagnosticato un tumore al testicolo, e poco dopo anche alla moglie viene scoperto un tumore al seno. Per Hamer non c’è dubbio: a scatenare i tumori è stato lo shock della perdita del figlio. Ipotizza che il tumore al testicolo serva per procreare maggiormente, e quello al seno risponde all’esigenza di allattare un nuovo figlio. La “conferma”, per così dire, arriva dallo stesso Dirk che gli appare in sogno. Ormai è fatta: la sua diventa una “Medicina Sagrada” e chiama il suo libro “Il Testamento” consegnatogli in una visione onirica dal figlio. Però per maggiore sicurezza si fa asportare chirurgicamente il testicolo. Anche sua moglie è un medico: «è stata la mia prima paziente», dirà più tardi. E infatti dopo poco muore.
Ci sarebbe da ridere di fronte a tali palesi assurdità, se non fosse che sono centinaia le morti ascritte a questo tipo di “medicina”. Attualmente il pubblico ministero Renza Cescon sta indagando su tre pazienti deceduti dopo aver seguito tali “cure”: uno di loro era un ragazzo di appena 21 anni affetto da linfoma di Hodgkin che -secondo le perizie di parte- si sarebbe potuto salvare se curato in tempo. Soprattutto, se curato davvero. Perché la leva emozionale su cui fanno perno questi moderni santoni è quella dell’autoguarigione: dal momento che la malattia è una risposta positiva del nostro corpo, va solo assecondata senza paura. Già, la paura. Perché giustamente ci si può chiedere perché allora questi pazienti muoiono. Tutti, senza eccezione. Eh, ma la colpa è dell’ambiente circostante, dei parenti che non credono alla “Medicina Sagrada”, ai medici “ignoranti” che terrorizzano il paziente. Già, perché lo scopo primario dei terapeuti è quello di tranquillizzare il malato. Il tumore ha schiacciato i nervi e ha paralizzato tutto il corpo? “Evviva”, direbbero. Significa che si sta andando verso la risoluzione del conflitto. Poi andrà tutto meglio. Poi. Ma nessuno arriva a vedere mai quel “poi”. E quando muoiono -perché muoiono, tutti, senza alcuna eccezione- la colpa è stata dei familiari. Che paralizzati dal terrore e dalla vergogna accettano questo enorme macigno. Ecco perché quasi nessuno denuncia questi sciamani.
In Italia vi sono due “scuole” legate alle teorie di Hamer. La prima fa capo ad un ex barista svizzero, tale Marco Pfister, che insieme ad alcuni medici -già, e non sono nemmeno pochi- ha fondato l’Associazione Leggi Biologiche Applicate, con la quale tiene corsi a pagamento in tutta Italia, pubblica diversi libri ed effettua anche “visite” ai malati che chiedono il suo aiuto. Le cose vanno però maluccio da quando recentemente è stato “scomunicato” dal suo Vate che l’ha inserito all’interno di una cospirazione ebraica mondiale. Ah, già. Dimenticavo. Per Hamer la sua “Medicina” viene osteggiata dagli ebrei, che però la usano in gran segreto e condannano coscientemente i non-ebrei a questo moderno Olocausto, come in una specie di rivincita. Visto che in Germania la giustizia è un pelo più attenta sulle affermazioni antisemite, Hamer attualmente è latitante (probabilmente è a Sanderfjord, in Norvegia) perché accusato di “incitamento all’odio razziale”. La seconda corrente fa capo a Fabrizio Camilletti ed alla moglie, la dottoressa Daniela Carini. Anche in questo caso internet è infestata da dichiarazioni entusiasmanti e promesse di guarigione che oscillano tra il 95 ed il 98% per tutte le malattie. Ovviamente per scoprire tutti i segreti di questa medicina osteggiata dalle multinazionali del farmaco e dai soliti ebrei ci vogliono lunghi -e costosi- corsi. A pagamento, s’intende.
Negli anni Ottanta Hamer ha perso la sua abilitazione medica perché i pazienti che “curava” nella sua clinica morivano tra atroci sofferenze, visto che parte integrante della “cura” consiste nel non somministrare assolutamente la morfina, preferendo impacchi di ghiaccio, caffè, vitamina C, coca-cola, ribes nero. Così è stato “curato” V.P., un 55enne di Biella morto l’anno scorso a causa di un tumore al cervello. Anzi, chissà di cos’altro sarà morto, visto che per la “Nuova Medicina Germanica” il tumore al cervello non esiste, così come non esistono metastasi, Aids e via complottando. E come lui sono morti Domenico Mannarino, Maresa L. e decine di altre persone che -purtroppo- oggi non possono essere qui a testimoniare di essersi sbagliate, al contrario dei tantissimi anonimi che sulla Rete millantano guarigioni prodigiose. Tanto miracolose quanto indimostrate, ovviamente. Per questo sul sito www.dossierhamer.it ho raccolto una enorme quantità di dati utili a confutare seriamente queste cialtronate. Perché anche se sono imbecillità da guinness dei primati hanno comunque forte appeal verso chi è disperato ed inerme di fronte alla malattia. E compito primario degli addetti ai lavori dev’essere quello di avvertire queste persone del pericolo che corrono: poi ognuno decida liberamente, ma sulla base di informazioni corrette e non di mera pubblicità.
Ilario D’Amato

ilario.damato@dossierhamer.it

http://www.dossierhamer.it/

martedì 22 luglio 2008

Lo sapevo, lo sapevo, che i creativi della campagna pubblicitaria della “Centrale del Latte di Salerno” sarebbero stati dei cattivi maestri.


Puntualmente è accaduto!
Ieri, un amico giornalista, quelli seri, d’assalto, con la mosca sotto al naso , conoscendo la mia passione per gli “orrori di comunicazione” mi ha portato una chicca.
Cosa direte voi?
L’immagine che correda questo post.
Sono pochi i commenti possibili, pensate, che da principio, ho creduto che fosse uno scherzo fatto
dal mio amico, poi guardando bene, mi sono dovuto rendere conto che era vero.
Ed allora, è stata come un’illuminazione, ho capito, ho collegato.:
ve la ricordate quella “ campagna pubblicitaria”, che ha invaso Salerno?
Presente su ogni mezzo, dagli autobus , ai manifesti giganti alle locandine. (mamma mia, quanti soldi saranno stati investiti? Speriamo tutti aziendali e non finanziati da qualche ente pubblico compiacente)
Ovunque ti giravi, eri costretto a vedere quella, povera donna nuda, ed in cinta, con un fiocco azzurro a mo di uovo di pasqua, con tanto di fiocco sul ventre. con scritte deliranti del tipo “il Nostro” o “ I Regali” .
Poveri Noi.
Sono nato in anni , che mi hanno permesso di vivere il sessantotto , e , devo dire, che le femministe non mi erano particolarmente simpatiche , ma vedendo un simile uso del femminile, della maternità del nudo, ho sperato tanto che tornassero e che andassero a trovare i creativi autori di tanto “ miracolo di sensibilità”.
Su questo Blog ho già dedicato un capitolo a questa campagna , ma non mi sarei aspettato che potessero essere gli iniziatori di un nuova moda:
La donna da mangiare, da usare da consumare , da cui avere al sorpresa, non celata sottile subliminale comunicazione, tipica della comunicazione consumistica, ma palese, ostentata , vera, brutale.
Ed ecco i risultati: l’immagine che vedete.
Non c’è molta differenza tra l’insegnamento prodotto dai “cattivi maestri” ed il risultato ottenuto da i creativi della “Festa della mozzarella e del prosciutto.”
Anche in questo caso. la donna è portatrice di latte, che guarda caso, si è trasformata in mozzarella sostituendosi, in una mirabile metafora. al seno.
Lascio a voi miei fortunati estimatori di Orrori, di pensare dove sia il prosciutto, e di quale uso si possa, fare oltre che, palesemente affettare e mangiare con dell’ottimo pane (scusate avrei voluto cambiare una vocale, ma sarei potuto, essere scortese)
Giuseppe Maria Galliano

sabato 12 luglio 2008

Come siamo ridotti male, comunichiamo con un fumetto e diventiamo padri

con avviso telefonico.
Che ormai la comunicazione interpersonale, si sia ridotta al minimo è un dato scontato, ma che si dovessero usare, i cartelli, come nei fumetti, con scritto “Bla Bla” per comunicare è veramente drammatico.

O, peggio ancora , che si dovesse comunicare, una paternità tramite telefono, a padri devastati, che vagano o riposano, in un ambiante post moderno, da incubo da “giorno dopo” , per poi vederli correre, verso una ignota meta, nel peggiore degli incubi Felliniani, gridando al nulla il loro essere divenuti padri.
Ma di chi? Perché? Quale futuro per questo povero figlio o figlia, che verrà al modo in questa terra, ormai ridotta al silenzio e alla mortificazione della parola.
Non si dialoga più, non ci si comprende più, la Babele mediatica ha confuso i linguaggi ed ormai se si dice “no” gli altri comprendono “si” e viceversa . Si urla, si sbraita, si accavallano le voci in una confusione totale.
Ma li avete mai ascoltati, i ragazzi, quando conversano tra di loro?
“Amò” è la parola più ricorrente, appaiono tutti, come personaggi di un film di Verdone, caricature di se stessi, inconsapevoli buffoni, che raccontano concetti che neanche conoscono.
Frasi banali, scontate, stereotipate, sempre le stesse , in una monotona cantilena, da nord a sud con la sola variante, di dialettali interpretazioni.
Grazie alla televisione, alla massificazione dell’informazione , che più delle volte è disinformazione, si è prodotto un gigantesco lago di melma, fatto di parole perdute e concetti ormai putrefatti.
Non si legge più, il libro è divenuto un oggetto misterioso, destinato a sacerdoti di un culto misterico e ermetico i cui adepti, si chiamano tra loro” lettori” nascondendosi per non essere individuati ed essere sbeffeggiati ,derisi per la loro non modernità.
La scuola è sempre più devastata e prepara sempre meno:
ma li avete visto i professori? Si fa per dire “professori”, demotivati, ignoranti, disinteressati ed arroganti, burocrati che passano il loro tempo, nel compilare moduli, creati da un sistema politico che , invece della cultura , vuole solo l’imbastardimento delle masse.
Quanti giovani che valgono, sono sati rovinati da questi “beoti”chiamati docenti.
Incapaci di capire, incapaci di andare oltre , capaci solo l’attendere il fine mese, per prendere l’agognato stipendio, che solo uno stupido sistema, permette di erogare senza alcuna verifica sulle capacità del così detto “docente.”
Ma vi ricordate l’etimologia di docente? Come siamo lontani dal suo significato reale.
Per fortuna, la vita , fuori dalla scuola è un’altra cosa, ed ho visto premiare, quei giovani che ha malefica scuola aveva marchiato.
Ho visto, chi andava male, perché non capace di eseguire un noiosissimo ed inutile scrittura in “Basic”, per poi divenire , titolare di aziende che operano nel “mondo vero dell’informatica” divenendo, grandi posizionatori web e conoscitori dei segreti dei sistemi di sicurezza delle reti.
O giovani che, troppo vivaci e chiacchieroni, periodicamente venivano, messi fuori dalla porta, che collezionavano rapporti, poi divenire dei grandi direttori commerciali di multi nazionali e che ora fortunatamente, guadagnare cento volte di più, di quel professore che non aveva capito niente e che ora si gode la sua meritata pensione immune dalle conseguenze dei disastri prodotti.
Ma non esiste un reato di “falsa docenza” e quindi nessuno purtroppo li potrà perseguire.
Ma per fortuna, esiste una giustizia divina, e prima o poi qualcosa cambierà.
Altrimenti ci ritroveremo tutti, con i nostri fumetti a fare “Bla Bla” ed urlare al mondo la nostra paternità dopo una laconica telefonata.
Giuseppe Maria Galliano

martedì 1 luglio 2008

Scusate ma le veline e le velone in fondo casa fanno?


Perché ha scatenato tanta perplessità la notizia della bimba di dodici anni che vendeva le sue foto piccanti ai suoi coetanei?
Non è forse il modello educativo ,che ormai da tempo, la nostra amata televisione ci sta mostrando. Ed allora perché ci meravigliamo?
Anzi voglio complimentarmi con questa bambina che ha capito tutto della vita e di come funzionano certe cose.
Siamo così’ ipocriti e falsi, da vedere “veline” (sculettanti cretine) che poi faranno i calendari che noi bigotti signori di mezza età andiamo a comprare; vedere il trattamento sadico che viene riservate in prove a sfondo erotico in programmi come “Ciao Darwin”; godere all’esibizione della “Melita” di turno in un” Lucignolo” che ormai farebbe bene ad andare in pensione e poi scandalizzarci per la piccola “imprenditrice”?
Che differenza c’è? L’età,mi risponderete, rossi in volto per l’offesa e l’onta subita.
Ma l’avete mai vista la pubblicità rivolta ai bambini?
Ammiccante, allusiva, scandalosamente mirata nel far capire che tutto si può comprare e che il lusso e la firma del capo o delle scarpe sono essenziali per ottenere al felicità ed il riconoscimento del gruppo. Ed allora cosa volete, benpensanti, beceri e bigotti ?
Bisogna premiarle bambine così, dare loro la possibilità di emergere , di mostrare subito chi sono e quanto vale il loro scoprirsi.
Pensiamoci bene, con questa, piccola attività la bimba imprenditrice, guadagnava tanto da indurre sospetto per i capi comprati, e questo, solo con coetanei, che a meno di non essere figli di ricchi petrolieri , non potevano permettersi che pochi euro.
Immaginate cosà farà da grande questa giovane e valente ragazzina.?
Le auguro di essere di più di Cicciolina, Moana e Tante altre.
Una cosa è certa, le citate, hanno avuto bisogno di Schicchi, la nostra eroina ha fatto tutto da sola. Complimenti, veri complimenti.