giovedì 31 maggio 2007

L’enorme valore della esposizione televisiva (sopratutto quando è a gratis)

Certo che alcune persone hanno capito il valore dei passaggi televisivi, soprattutto Rai e Mediaste a discapito di Sipra e Pubblitalia (le relative concessionarie della pubblicità : sapete , quando costa mandare in onda uno spot? Quindi una visibilità di ore, vale veramente moltissimo.
Ed allora l’avvocato Taormina è un genio della comunicazione.
Entra , tempestivamente nei processi (quelli sotto i riflettori), con un tempismo eccezionale, per poi uscirne quando ritiene che è meglio defilarsi.
È bellissimo vederlo passare da innocentista a colpevolista , con il suo carisma e la sua capacità di come si dice in gergo , di bucare il video.
Ma mi chiedo se Bruno Vespa si è reso conto dell’arcano o è così sprovveduto (cosa che non credo assolutamente) da non rendersene conto. Forse è soltanto un “puro”
Comunque il suo procedre, crea, nell’opinione pubblica, una certa confusione ,visto che la massa non è pratica di procedura penale , non si rende bene conto , come mai l’ avvocato non difenda ma accusa.
Semplice è l’avvocato della parte lesa, quello che si costituirà parte civile, per dopo, accertata la colpevolezza, richiedere il risarcimento del danno.
Tornado all’avocato Taormina, devo essere, sincero, non sono in grado di dire, quanto valga come avvocato, ma come pianificatore di mezzi è un perfetto consulente.
Quindi, in caso si stancasse, di fare l’avocato avrebbe una carriera nuova brillante ed assicurata.

mercoledì 30 maggio 2007

Del reato di deturpazione visiva


In questo caso è l’immagine che crea l’orrore di comunicazione.
Perché, questa povera modella è stata fotografata in un modo così strano ?
Perché, se è stesa su di una specie di drappo sgualcito, si è voluto dare l’impressione che stia in piedi creando una deformazione prospettica, così sgradevole?
La mano aperta , poi crea un senso d’ abbandono veramente inquietante. Ci auguriamo che la splendida ragazza perdoni una cotale offesa.
Purtroppo il reato del titolo non esiste, anche se esiste ancora l’abigeato, ma un orrore simile non è punito e cosa peggiore è il pericolo di reiterazione del reato,visto che il fotografo è ancora a piede libero.

Fummo non fatti a viver come bruti, ma a seguir matrimoni e ciò che resta…


Notare l’espressione d’ orrore del povero bimbo, che anche se , ancora incapace d’intendere
e volere, si sente già vittima designata da immolare sull’altare del matrimonio.
Pensare che il manifesto riporta la frase:“Nasce con l’arte dei matrimoni”
Ci chiediamo chi e se non è, forse una minaccia , sopratutto in tempo di D.I.C.O.
Ringraziamo, comunque i creativi, della campagna per Hotel Royal di Paestum per averci regalato
un sorriso, anche se malinconico, sul degrado di quel contratto che più che mai nasce già risolto in partenza. Per approfondire visita il sito http://www.hotelroyalpaestum.it/ denominato:
“Il portale del matrimonio”, dimenticando, che il portale è anche l’ingresso di un mausoleo o più semplicemente di una cappella funeraria.
Come dicevano gli antichi, si conferma che il matrimonio è la tomba dell’amore.

martedì 29 maggio 2007

Il caso Dallas The Original


È un caso veramente singolare che non pochi dubbi mi ha prodotto.
Ultimamente in città (Salerno) sono apparsi dei manifesti a dir poco sconcertanti di una ditta di Solfora (Avellino) che, presuppongo, produca abbigliamento in pelle.
Il manifesto 6x9 recitava in un dialetto tra il napoletano e l’italiano, la farse che di seguito riporto:
“Siamo venuti, abbiamo aperto la nostra attività, ma voi non vi siete degnati di venire ed allora no abbiamo pensato di metterla in saldo., ma neanche siete venuti,ci siamo adoperati a mettere prezzi sottocosto ma niente..”
Il tutto corredato da una orribile immagine di un ragazzino che con gergo giovanile si chiamerebbe
“Napulillo” e che ,noi di una certa età chiameremmo semplicemente cafone.
I capi prodotti dalla su citata, ditta sono a dir poco strani, sia per colore che per foggia (spiccano i leopardati ed i colori scioccanti) che sono molto graditi proprio alle persone come quella ritratta sul manifesto.
Ed allora mi è venuto un dubbio. Oltre le lacrime per la disperazione che trasmette il messaggio.
Stavo forse assistendo ad un capolavoro di comunicazione.
Chi pratica il mio mestiere, ben sa ,che una comunicazione deve essere, mirata ad uno specifico target e deve parlare la lingua del mercato obiettivo.
Ed allora Bingo.
La situazione è perfetta se i creativi che hanno curato la campagna, (ammesso che ci siano o come capita spesso da queste parti, il titolare stesso, si sia improvvisato comunicatore.) hanno voluto raggiungere il target rappresentato dal ragazzini ritratto.,muovendo la compassione dei potenziali clienti, i quali certamente vorranno fare un’offerta ,per non far chiudere l’attività appena aperta, aumentando crisi e disoccupazione.
Ma ,se invece non è frutto di specifica ricerca , ma solo casualità, e la comunicazione era rivolta a tutti,o ad un target diverso, credo che siano meritori di un ORRIBILIS di primo livello.

Il caso Dallas The Original

Il caso Dallas The Original

È un caso veramente singolare che non pochi dubbi mi ha prodotto.
Ultimamente in città (Salerno) sono apparsi dei manifesti a dir poco sconcertanti di una ditta di Solfora (Avellino) che, presuppongo, produca abbigliamento in pelle.
Il manifesto 6x9 recitava in un dialetto tra il napoletano e l’italiano, la farse che di seguito riporto:
“Siamo venuti, abbiamo aperto la nostra attività, ma voi non vi siete degnati di venire ed allora no abbiamo pensato di metterla in saldo., ma neanche siete venuti,ci siamo adoperati a mettere prezzi sottocosto ma niente..”





Il tutto corredato da una orribile immagine di un ragazzino che con gergo giovanile si chiamerebbe
“Napulillo” e che ,noi di una certa età chiameremmo semplicemente cafone.
I capi prodotti dalla su citata, ditta sono a dir poco strani, sia per colore che per foggia (spiccano i leopardati ed i colori scioccanti) che sono molto graditi proprio alle persone come quella ritratta sul manifesto.
Ed allora mi è venuto un dubbio. Oltre le lacrime per la disperazione che trasmette il messaggio.
Stavo forse assistendo ad un capolavoro di comunicazione.
Chi pratica il mio mestiere, ben sa ,che una comunicazione deve essere, mirata ad uno specifico target e deve parlare la lingua del mercato obiettivo.
Ed allora Bingo.
La situazione è perfetta se i creativi che hanno curato la campagna, (ammesso che ci siano o come capita spesso da queste parti, il titolare stesso, si sia improvvisato comunicatore.) hanno voluto raggiungere il target rappresentato dal ragazzini ritratto.,muovendo la compassione dei potenziali clienti, i quali certamente vorranno fare un’offerta ,per non far chiudere l’attività appena aperta, aumentando crisi e disoccupazione.
Ma ,se invece non è frutto di specifica ricerca , ma solo casualità, e la comunicazione era rivolta a tutti,o ad un target diverso, credo che siano meritori di un ORRIBILIS di primo livello.

lunedì 28 maggio 2007

La televisione può essere guardata perché non emette odori.

Nella comunicazione, spesso dimentichiamo che esiste anche un canale di comunicazione olfattiva.
Gli etologi, ci spiegano, che è fra i mammiferi, tra cui fa parte anche l’essere umano, gli odori sono importantissimi e vengono utilizzati come un vero e proprio linguaggio.
Però quando guardiamo la televisione questo non succede.
Immaginatevi cosa accadrebbe, se per esempio , vi trovaste a guardare quel” bellissimo” spot di un deodorante ambientale, che racconta di un bambino, (Coreano, con mamma Italica, quindi, molto probabilmente adottato ) che sta defecando.
Fin qui siamo già ad un buon punto d’indecenza, ma il massimo si raggiunge quando il bimbo, sempre seduto sul water ,,dice rivolgendosi alla mamma : “Che puzza” e cerca di attivare il deodorante ambientale che purtroppo è finito.
Immaginate per un attimo che anche voi, come telespettatori, potreste, sentire la puzza di ”cacchina“ e di non avere neanche voi il deodorante.
Non pensate ,che cambiereste immediatamente canale, ammesso che la puzza passi e non manderesti al diavolo quel bambino invitandolo ad andare a ” cacare “ a casa di qualcun altro.
Immaginatevi poi di essere alla visione di C.S.I (Crime Scene Investigation) e di assistere ad una autopsia. Avete idea della puzza di cadavere, della puzza di escrementi che accompagna la dipartita, della puzza dal sangue, e tutto il restò.
Quanti di voi resisterebbero più di un minuto senza andare a vomitare?
Ma non finisce qui, chi è stato in campagna, sa come puzzano le stalle ed allora, peccato che in “Uno due tre stalla” gli odori, specialmente , quello di letame, avrebbe fatto giusta cornice ai super contadini e alla super vallette aumentando di certo gli indici d’ascolto.
Ma fortunatamente la televisione non puzza.

domenica 27 maggio 2007

Il caso della bimba di quattro anni che avanti allo specchio dice dondolandosi:

“Mamma guarda come sono sexy”
È una delle prove a carico, dei presunti pedofili della famosa, suo malgrado , scuola di un paesino vicino Roma che tutti ormai conoscono e che per rispetto preferisco non citare.
Ma siamo forse impazziti? Forse gli inquirenti, vivono in un mondo ove la televisione è severamente vietata (Come sarebbe bello se lo fosse davvero) o non hanno il tempo neanche per accenderla.
Perché , se lo avessero , molto probabilmente gli eventi drammatici degli arresti, si sarebbero svolti in modo diverso.
Ebbene, accendiamola, questa, scatola magica, ed ecco che per incanto, si palesano ai nostri occhi cose incredibili:
le scene di sesso esplicito sono presenti in tutte le ore del giorno, modelli boccacceschi vengono proposti, anche durante i pasti, come ad esempio , una saga familiare detta“Beautfool” che neanche il più truculento degli autori di tragedie greche avrebbe concepito.
Figlie che si accoppiano con i mariti delle mamme, (concependo anche vari figli), incesti, corna su corna e chi ne ha più ne metta al punto che una certa ” Logan” si è realmente fatta una famiglia (Capiamoci …) ed ormai per sapere di chi sia la progenie si devono far intervenire i RIS.
Poi, nel primo pomeriggio si assistono a discussioni a dir poco terrificanti e talmente diseducative , portate avanti da personaggi , squallidi, ma che soprattutto non sono nessuno e che parlano dicendo imbecillità su imbecillità, senza la minima decenza, fornendo modelli di comportamenti basati esclusivamente sulla mancanza di valori e dando ampio risalto ai culti del dio denaro e del consumismo più becere e sfrenato.
Si continua poi con storie “vere “ di veline, attricette, calendari e “Culi Nudi” come dice Iachetti ,
per giungere al suo apice con i famosi Reality , che sono la somme del decadimento della comunicazione e che meritano, più grande degli “ORRIBILIS”, dove si da sfogo alla perversione degli autori , che fanno compiere , alle vittime sacrificali, per lo più donne formose e semi nude le più abiette delle prove, di puro stampo sadico.
Si conclude, la breve panoramica, con telefilm serali ,dove si assiste ad autopsie, stupri ,corpi dilaniati, torture ed altro che farebbe spavento ai più incallito veterani di atroci guerre.
Bene, tutto questo, gli inquirenti non lo guardano e non lo guardano neanche i genitori , ma i bambini si, e non mi dicessero, mentendo spudoratamente, che quegli “splendidi genitori” si accomodavano , sempre vicino ai figli , per vedere la televisione e che gli chiudessero gli occhietti, appena percepivano che qualcosa li potesse turbare.
Non credo che ci siano genitori che passino più di cinque minuti insieme ai figli a guardare la televisore., tranne quelli che riguardano la nostra storia..
Basta ,chiedere ad uno psicologo dell’età evolutiva, per farsi spiegare cosa siano i processi emulativi, come si apprendano i comportamenti e quale sia il rapporto di un bimbo o bimba di quattro anni con la sessualità?
Dimenticavo, ma gli spot pubblicitari ce li siamo dimenticati, con tutti il loro messaggi , le loro seduzioni, i loro insegnamenti …
Sarà argomento per un prossimo post.

mercoledì 23 maggio 2007

Le auto e la follia comunicazionale

Voglio segnalare perchè pervnuti da amici attenti all'ascolto ed alla visione
non un errore di comunicazione ma un insieme d’ orrori
Mi riferisco agli spot televisive delle varie case automobilistiche,
che data la crisi e la nota flessione delle vendite(anche se ci dicono che i mercati sono in crecita, imperversano.
Sinceramente sono tante che stiamo(non è un plurale maetatis, mi riferisco anche ai miei collaboratori ed amici creativi) valutando quale inserire.
Ma una cosa è certa, negli spot verifichiamo che ormai nell’auto si può fare di tutto,compreso andare al cinema.(creando anche una fila di poveretti che non avendo altre possibilità ; attendono che si sia finito di “limonare”per poter entrare)
(Un tempo l’auto era un ottimo succedaneo della camera da letto
oggi, in tempo di crisi e di elevato costo dei biglietti del cinema
può esserne un ottimo sostitutivo, divenendo così specchio dei tempi)
Ma vediamo anche che:
si possono ingannare bimbi innocenti,
dimenticare il nome del proprio figlio,
trasformarsi in animale feroce,
avere istinti narcisistico-feticistista,
leccandosi golosamente un po’ di gelato caduto su un braccio.
(Sempre specchio di una crisi economica dilagante.

Infatti visto il costo dei gelati e la nscita di gusti improponibili
non ne và sprecata neanche una goccia)
E tanto altro ancora…...ma le auto cosa centrano ?

Il caso Amica Cip

Segue lo spot “ cannibalistico “ televisivo della
“Amica Cips” dei Mangiatori di Patatine..
Il grande Rocco ( non è un eufemismo )
dichiara di averne mangiate di tutti i tipi, come dice lui, rosse, nere, umide, e perfino con la sorpresa (Buon dio, ma di che sorpresa si tratta ?)
Ma sinceramente, mi rivolgo in special modo alla signore e signorine:
non fa un po’ “orrore ” quest’ idea di essere mangiate ,
sia pure limitandosi ad una specifica parte intima del corpo.?
Poi, capisco tutto ma… friggere un patatina …

Supposte

Continua il primato di permanenza nelle alte vette della classifica
lo spot radiofonico delle Poste Italiane
Infatti lo spot si chiude invitando gli interessati ad andare…
Su Poste .it
Ma, magnificus orribilis, si ascolta: Supposte.it
E che le Poste siano una presa…per…(eufemismo “i fondelli”) lo sappiamo tutti,
ma dichiararlo così apertamente è veramente simpatico
Complimenti,vivissimi ai creativi ed al copy

La nuova " GRAZIA"

Continuando, poi, una prece và inoltrata a favore dei creativi della campagna
radiofonica del periodico ” la nuova Grazia “
che scomodano addirittura le fondamentali domande della vita:
Chi siamo , da dove veniamo a dove andiamo per convincere
i radioascoltatori nel comprare la:” la nuova Grazia “
La grazia dovrebbero chiederla loro a tutti gli uomini di grande ingegno
che si rivoltano nelle tombe per un così poco appropriato
uso di un pensiero filosofico che nei secoli è stato alla base dello sviluppo della nostra civiltà.
Capisco che siamo in un mondo che vive di superficialità ed imbecillità,
ma quando è troppo è troppo.

Il caso Grattatel

Prima di tutto un pensiero triste vola ai creativi della campana di comunicazione della carta telefonica : Grattatel
Credo che ogni commento, soprattutto per noi poveri meridionali sia superfluo, visto il significato poco ortodosso:
Azione indotta dalla necessità di soddisfare ilbisogno prodotto da un fastidioso prurito
Infatti se qualcuno ci comunicasse tale necessità risponderemmo:: GRATTATTEL