mercoledì 31 ottobre 2007

Il progetto di legge

Certe volte,sembra proprio che i mezzi d’informazione esagerino.
Ieri è stato varato un progetto di legge sulla “sicurezza” e ed è stato annunciato come se fosse cosa fatta ed operativa.
I poveri Italiani, tranne quei pochi esperti di diritto, si saranno complimentati con il governo per le norme emesse.
Ma perchè qualcuno non ha spiegato cosa è un disegno di legge?

Riporto di seguito una valida definizione:
Il progetto di legge è un testo suddiviso in articoli che viene presentato alle Camere dai soggetti cui spetta l'iniziativa legislativa. Solitamente viene accompagnato da una relazione, che tuttavia è necessaria soltanto per le proposte popolari.
Le definizioni disegno di legge e proposta di legge contenute nella Costituzione Italiana sono sinonimi che si riferiscono allo stesso genere di atto. Al Senato indica un testo normativo proposto all'approvazione del Senato, presentato da senatori, dal Governo, da almeno cinquantamila elettori, da un Consiglio Regionale o dal Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL). Alla Camera invece viene così indicato un progetto di legge di iniziativa governativa, per distinguerlo dalla proposta di legge che è di altra iniziativa. Previo esame da parte della Commissione competente, essi giungono in Aula per l'approvazione.

Ora appare evidente che è solo un progetto…(quante cose possono accadere prima dell’eventuale approvazione, sempre che non ci sia prima la caduta del governo)

Perché dunque si descrive con l’enfasi di qualcosa di fatto, di concreto di immediatamente operativo?
Un vero è proprio Orrore di Comunicazione a danno dei poveri “fessi” e creduloni cittadini Italiani.
Ma questo nessuno lo dice.

martedì 30 ottobre 2007

La vogliamo smettere di ballare

“Non se ne può più, ballano tutti, da Fiorello alla Carlucci…
ucci ucci, sento odore di miliarducci e di poveri imbecillucci
che si chiamo italianucci"

Possibile che ci siamo rincretiniti al punto di credere alle scemenze, che ieri sera , ha raccontato Bruno Vespa nel suo “porta a porta”?
Gli italiani, quelli dei 1000 ero al mese , dei pensionai che sbarcano il lunario, quelli dei Dico, quelli del popolo di Beppe Grlillo , quelli che piangono vedendo “Palombella Rossas “sono divenuti tutti dei provetti ballerini e sorridono felici ballando (sotto e con le stelle, che ormai nessuno vede più, l’ultimo tengo a Zagarolo nelle balere, in cui si sono trasformate le nostre città?
Non ci credo, non posso credere.
Giro per l’Italia e quello che vedo è diverso, molto diverso.
Ed allora chiediamoci: Qui prodest, come dicevano gli antichi.
Giova al potere , che tende ad rimbecillirci a chiuderci in gabbie dorate come criceti danzanti.
Ne ho conosciuta di gente che ha cominciato ad andare alle famigerate scuole di ballo.
Ho visto cose che voi umani non potreste…
“Solo lacrime e sangue”
Coppie che vivevano nei loro “compromessi storici”, messe in crisi dai “tangheri” di turno (che strana la bivalenza del Tanghero) finire miseramente distrutte dallo Zumami ballerino.
Donne ed uomini ormai vecchi come il” buon maestro delle tartarughe”, si sono improvvisamente ringalluzziti ballando con focose quarantenne discinte e “separate”
Scene indegne di orrori visuali e concettuali.
E poi la fine la solitudine, l’ obitorio
Che Dio ci perdoni. Che Dio li perdoni
Un tempo il ballo era tribale e propiziatorio.
Ora è sciocco e banale.

Peccato forse, tutto questo,un giorno avrà un preciso significato
Scusatemi ma io non so e non voglio ballare.

Caro San Giuseppe Moscati

Ricevo da un amico questa "Preghiera" può sembrare fuori tema॥ magli orrori a volte sono i comportamenti dei "Baroni", dei politi, dei potenti ecc...
Caro San Giuseppe Moscati, a te che sei stato un medico santo,un grande scienziato, ma soprattutto una persona interegerrima,voglio ricordare quell'episodio della tua vita terrena nella quale vincesti un importante concorso, facendo il primo,
nonostante ci fossero numerosi raccomandati e persone sponsorizzate dalla massoneria.
Grande Santo, io ti invoco per tutti i figli di nessuno come me,ti invoco per quell'aiuto come lo desti a quel tuo collega,anche lui senza raccomandazione, di cui prendesti le difese quando la commissione esaminatrice voleva coglierlo in fallo.
Grande Santo, invoca su di noi lo Spirito Santo,affinché siamo più bravi e preparati di coloro che sono sponsorizzati,proteggici da chi perpetra le ingiustizie nei concorsi e nelle assunzioni.
Affido alla tua protezione tutti gli inoccupati, i precari e tutti quelli che non possono fare affidamento sull'aiuto dei potenti.
Prega per noi dal Paradiso, Vero Santo in Paradiso,per noi disgraziati, affinché trovando un lavoro,possiamo far fronte alle nostre necessità materialie volgere senza queste preoccupazioni il nostro spirito alla conquista delle gioie della Vita Eterna.
Amen

domenica 28 ottobre 2007

sguardo critico al panorama radiotelevisivo del presente e del passato

Gli orrori della Comunicazione di Nicola Pistoia

La comunicazione, si sa, è un elemento importante per conoscere e sapersi confrontare, necessaria per il saper vivere e per il saper comprendere. Si parla molte volte di comunicazione giusta e sbagliata.
Gli errori che la comunicazione commette, che noi commettiamo come artefici di un atto comunicativo, sono tanti. Talvolta simpatici, divertenti e leggeri. Altre volte invece possono generare perplessità in chi ascolta, e diventare, da errori, veri e propri "orrori".

Belli o brutti che siano, gli sbagli della comunicazione vengono resi noti e argomentati, ogni giovedì, da Giuseppe Maria Galliano. Esperto di comunicazione, dal fiuto arguto e disfattista, ideatore e conduttore del programma Orrori di Comunicazione, che va in onda, dalle 20.00, sul sito Make Tv. Una web tv dove ogni telespettatore o internauta, 24 ore su 24, può partecipare alla creazione di un prodotto, modellandolo secondo i propri gusti.

In Orrori di Comunicazione la gente segnala espressioni di giornalisti un po’ tarati, immagini assurde che vanno in tv, spot pubblicitari dal significato equivoco o semplicemente insegne di attività commerciali dai nomi buffi e spiritosi.

Di orrori nella comunicazione, soprattutto quella televisiva, ce ne sono tantissimi. Alcuni esempi: le immagini pietose e insulse che arrivano dall'Isola dei Famosi, i bamboccioni di Padoa-Schioppa, i tronisti di Maria De Filippi e l'assurdità di alcuni spot, uno su tutti lo scoiattolo che spegne l’incendio emettendo gas.

E ancora: i litigi pesanti tra politici vogliosi di apparire a tutti i costi nei talk show; i fiumi di lacrime che si spargono nei varietà di tutte le reti. Fino ad arrivare a gaffe simpatiche come la scuola materna dal nome Bulli e Pupe o lo spot delle Poste Italiane che termina con la frase «...su Poste.it» ma che invece si ascolta «Supposte.it». Cento, mille, infiniti errori che ci circondano.

Il programma di Galliano ha un lato comico e divertente e un messaggio concreto: non bisogna lasciarsi imbambolare da certe espressioni o da certi messaggi che, inevitabilmente, tendiamo ad assorbire। La capacità critica e una buona dose di attenzione sono ottimi rimedi agli orrori della comunicazione।