sabato 21 maggio 2011

Ed il peggio è arrivato con l’abominevole spettacolo di Sgarbi.


Dove , saranno ora, nel paradiso dei veri presentatori televisivi, immagino cosa possano dire tra loro, Corrado, Mike Buongiorno, Enzo Tortora, Nino Damato.
“Che scempio, che orrore è divenuta la televisione nel 2011. Non si capisce più niente, solo urla, parolacce, disgustosi esperimenti di demenza umana , volgarità dilagante,pianti in diretta, omicidi irrisolti e politica delirante che afferma e nega tutto allo stesso tempo.”
Ma il peggio dovevano ancora vederlo.
Ed il peggio è arrivato con l’abominevole spettacolo di Sgarbi.
Mi era già capitata, la triste avventura ,di vedere un analogo spettacolo a Milano al Ciak ,dal titolo SGARBI L’ALTRO spettacolo fortunatamente, poi, sospeso per la totale assenza ,di interesse da parte del pubblico pagante. ( quelli che erano presenti alla prima erano per la maggioranza biglietti omaggio.)
Una assurda ed esasperante apologia di se stesso e della sua vanità che con la scusa delle “ scuse” diviene ancora più fastidiosa e demenziale.
Ho dovuto, forzandomi non poco, vedere tutto il programma per motivi personal,i ma se non avessi avuto questo specifico interesse, non sarei resistito più di due minuti.
Sempre la stessa storia, capre, capre, capre, al punto che avrei consigliato ad in pastore Sardo di dare una mano a gli autori di questo … chiamiamolo spettacolo.
Un processo narrativo totalmente mancante, una distonia tra quello che si urlava e la pretesa stessa della idea che si intendeva sviluppare.
Scaletta inesistente, microfoni che non si accendevano al momento giusto, salti di camera, sedute fuori dalle linee di ripresa. Ospiti senza voce bistrattati e due povere signorine che non si è capito bene che ruolo avessero, senza poi parlare del Vescovo che Dio ci aiuti ha fatto proprio la figura dell’imbecille.
Povero regista, poveri fonici, poveri operatori di ripresa alle prese ( scusate la cacofonia) alle prese con un pazzo da ingabbiare.
Mi meraviglio molto che i delegati Rai non abbiano richiesto un intervento degli omini bianchi , quelli del reparto psichiatrico, per bloccare il fiume di parole che fuoriusciva dalla ferale bocca e per salvarsi da quello che poi inevitabilmente sarebbe successo. Ovvero l’annullamento del programma e le relative disastrose conseguenze.
Mi chiedo, come spiegheranno i “ capoccioni “ Rai lo spreco di denaro pubblico ( visto che noi tutti paghiamo e non certo per scelta, ma per obbligo di legge, il canone) una cifra complessiva stimata in più di un milione di euro ( mi auguro che sia una bufala girata nei corridoi )?
Non lo so, ma se avessimo un poco di rispetto di noi stessi dovremmo avere il coraggi di ribellarci
Che ne pensate di una rivolta che … potrebbe sfociare con la sospensione volontaria del pagamento del canone?
Giuseppe Maria Galliano

2 commenti:

Notizie in Rete ha detto...

Vincenzo Pisano 21 maggio alle ore 14.26 segnala
Non sanno più cosa inventarsi per i loro palinsesti e mandano queste porcherie in onda!
Per questo ti invoglio a creare sempre nuovi FORMAT TELEVISIVI.
I tuoi hanno una marcia in più, molte più marce in più ad essere sincero.
Se li dovrebbero comprare le emettenti principali e non solo Sky e le reti locali.
Quando ho visto Sgarbi ho pensato che il Winebar Talkshow sarebbe stato al suo posto, in prima serata, molto più interessante.
Ringraziando Dio, Sgarbi è stato cestinato.
Consoliamoci di questo e continuiamo a lavorare per il resto.
Un abbraccio
Vincenzo

Notizie in Rete ha detto...

Vincenzo Pisano 21 maggio alle ore 14.26 segnala
Non sanno più cosa inventarsi per i loro palinsesti e mandano queste porcherie in onda!
Per questo ti invoglio a creare sempre nuovi FORMAT TELEVISIVI.
I tuoi hanno una marcia in più, molte più marce in più ad essere sincero.
Se li dovrebbero comprare le emettenti principali e non solo Sky e le reti locali.
Quando ho visto Sgarbi ho pensato che il Winebar Talkshow sarebbe stato al suo posto, in prima serata, molto più interessante.
Ringraziando Dio, Sgarbi è stato cestinato.
Consoliamoci di questo e continuiamo a lavorare per il resto.
Un abbraccio
Vincenzo